Ciclo perennemente in ritardo, con attese lunghe e imprevedibili? Potrebbe essere colpa dell’oligomenorrea, un’evenienza più frequente di quanto si creda per le donne. Potrebbe essere solo questione di tempo e di pazienza, perché il disturbo potrebbe essere transitorio e destinato a risolversi nell’arco di un breve periodo.
Meglio mettere sempre in conto che il ciclo mestruale non è necessariamente un orologio in termini di precisione. Per conoscere meglio il problema, i sintomi, le cause i rimedi e le eventuali cure, ecco alcune informazioni utili.
Questione di ormoni
I protagonisti del ciclo mestruale sono gli ormoni. Sono loro che ne dettano tempi e regolarità. In particolare, sia che il ciclo sia regolare o meno, è tutta questione di controllo ormonale, nel quale sono coinvolte tre strutture dell’organismo, l’ipotalamo, l’ipofisi e le ovaie.
Se c’è un problema, l’oligomenorrea
Tra i disturbi del ritmo del ciclo mestruale, l’oligomenorrea è tra i più frequenti ed è caratterizzato da un ciclo mestruale molto lungo, con un intervallo altrettanto dilatato (36 giorni o più) tra un flusso e l’altro.
Le cause
Potrebbe essere un’eventualità legata al periodo post gravidanza o post pillola, a problemi di ovulazione, alla presenza di cisti ovariche o di ovaio multifollicolare, ma non solo.
La colpa può essere dell’iperandrogenismo, che si verifica quando ovaio e surrene aumentano la produzione di ormoni androgeni (ormoni che controllano lo sviluppo dei caratteri sessuali maschili) che bloccano la normale ovulazione. E, se a ciò si aggiunge una particolare struttura dell’ovaio, cioè la presenza di numerosi piccoli follicoli (cisti) disposti alla periferia dell’organo a “ruota di carro”, allora si tratta della sindrome dell’ovaio policistico.
Rientrano tra le possibili cause anche le alterazioni della funzionalità dell’ipotalamo, che non riesce più a comunicare al meglio con l’ipofisi e di conseguenza provoca uno squilibrio nel controllo ormonale, e il malfunzionamento dell’ipofisi.
Le cure, i rimedi
Per ridare regolarità al ciclo e tenere sotto controllo gli ormoni, lo specialista può prescrivere dei farmaci progestinici. A ogni causa, poi, la sua cura specifica. Infatti, se l’iperandrogenismo si cura con farmaci a base di clomifene citrato o con iniezioni di gonadotropine con l’obiettivo di far riprendere l’ovulazione, per il trattamento della policistosi ovarica, si può somministrare una pillola anticoncezionale che associ antiandrogeni a estrogeni