Soffro di candidosi vaginale. Che cosa devo fare per controllarla? E’ vero che colpisce anche gli uomini?
Paola S, Bergamo
La candidosi (la Candida Albicans è la specie più diffusa) è una infezione causata da micro-organismi - nello specifico da funghi – che sta diventando una fra le più frequenti infezioni ginecologiche, in aumento non solo fra le donne e le adolescenti in età fertile, ma anche fra gli uomini. La causa è proprio da ricercarsi nella scarsa informazione sulle cause ed i fattori di rischio di questa patologia o nel protrarsi di comportamenti scorretti che ne favoriscono l’insorgenza. Lo ha evidenziato un recente sondaggio online, condotto dalla SIGO, fra oltre 3 mila utenti in occasione di una campagna di informazione sui disturbi femminili, da cui è emerso che all’incirca il 70% delle donne e il 28% delle adolescenti almeno una volta nella vita ha dovuto fare i conti con la candida e la sua sintomatologia.
Questa è caratterizzata da prurito, bruciore vaginale, perdite caseose biancastre, ma anche da dolore durante i rapporti sessuali tanto da costringere 8 donne su 10, in presenza dell’infezione micotica (fungina) e in fase acuta, a rinunciare all’intimità di coppia e a soffrire di un generale peggioramento della qualità della vita. La candida non è una patologia grave o preoccupante, ma è trasmissibile con un effetto ‘ping pong’ da partner a partner; per questa ragione e per il fatto che può facilmente ripresentarsi (recidivare), va trattata con attenzione. Una volta accertata la diagnosi, che va effettuata con un tampone vaginale eventualmente prelevando una piccola quantità di materiale da sottoporre ad analisi specifica, o tramite un test rapido (di qualche minuto) chiamato test di filamentizzazione che deve comunque essere accompagnato da analisi delle urine e del sangue per scongiurare che il fungo si sia diffuso all’interno del corpo, si procede a una terapia antimicotica locale, di norma con pomate/ovuli specifici, da applicare per più giorni secondo modalità e durata che deve essere indicata dal ginecologo o dallo specialista.
A volte è necessaria la terapia per bocca perché le terapie vaginali non sempre danno risultati duraturi e se utilizzate a lungo possono addirittura peggiorare i sintomi della candida. Come evitare che la candida si ripresenti? Con l’adozione di semplici comportamenti che possono servire da profilassi e contribuire a una corretta prevenzione contro questa fastidiosa infezione. Innanzitutto, occorrerebbe evitare di sottoporre l’organismo a forti o prolungati periodi di stress che possono favorirne l’insorgenza e soprattutto è importante seguire una dieta equilibrata che limiti l’apporto di zuccheri e lievito a favore di un maggior consumo di yogurt con fermenti lattici vivi prebiotici (es. FOS e inulina) e/o probiotici (Lactobacillus) che aiutano a mantenere l'equilibrio della flora batterica intestinale. La dieta da sola non è però sufficiente: va affiancata anche a regolare attività fisica e all’eliminazione di fumo, alcool, agenti inquinanti potenziando, in questo modo, le difese immunitarie dell’organismo. Inoltre, occorre prestare molta attenzione all’igiene intima, utilizzando detergenti delicati o specifici anticandida, accompagnandoli anche da lavaggi esterni con acqua fresca che possono apportare un immediato sollievo al prurito. Infine, non trascurare neppure l’abbigliamento: indumenti troppo stretti o che sfregano la zona dei genitali possono stimolare l’insorgenza di stati irritativi. In particolare, per la biancheria intima, privilegiare tessuti in cotone (mai in fibra sintetica che non lasciano traspirare la pelle costringendola a condizioni di umidità).