Riducendo la durata e la superficie del contatto diminuisce la quantità di germi scambiati.
Una stretta di mano è un gesto senza dubbio amichevole, ma se si vuole proteggere la propria salute sarebbe meglio un bel pugno. A suggerirlo sono Dave Whitworth e Sara Mela dell'Aberystwyth University (Regno Unito),
autori di uno studio pubblicato sull'American Journal of Infection Control che ha permesso di quantificare i germi che vengono trasmessi da una mano a un'altra attraverso una classica stretta o facendo altri due tipici gesti: “battere il cinque” o un leggero colpo di pugno. I risultati degli esperimenti parlano chiaro: sbattere i pugni riduce del 90% i germi che si trasmettono con il contatto fra le mani rispetto a quelli scambiati con una stretta di mano.
Lo studio ha previsto che prima dei diversi tipi di contatto venissero indossati dei guanti e una delle due mani venisse immersa in una soluzione piena di batteri. Anche nel caso in cui è stato simulato il salute “battendo il cinque” è stata osservata una riduzione dei batteri scambiati, la cui quantità si è però ridotta solo del 50%. Per questo secondo Whitworth e Mela la scelta migliore è sostituire la stretta di mano con un amichevole scontro fra pugni.
“Le persone – ha commentato Whitworth – pensano raramente alle implicazioni in termini di salute di una stretta di mano”. Il ricercatore fa un riferimento esplicito agli ambienti di tipo ospedaliero, ma il suo consiglio ha una validità più generale: “Se la popolazione fosse incoraggiata a dare un colpo di pugni - ha sottolineato Witworth - ci sarebbe davvero la possibilità di ridurre la diffusione di malattie infettive”.
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