"I farmaci contro la disfunzione erettile acquistati al mercato clandestino non hanno effetti, perché spesso non contengono neanche una percentuale minima del principio attivo e portano effetti collaterali non controllati".
Questo l'allarme lanciato da Paolo Verze, responsabile scientifico del Simposio "Keeping men healthy", in corso di svolgimento a Napoli.
A margine del convegno, organizzato dalla Fondazione Menarini, Verde ha commentato i dati dell'Aifa (agenzia italiana del farmaco) secondo cui cresce in Italia il mercato dei farmaci illegali, che vede in testa proprio le "pillole dell'amore". "Nel mercato della terapia erettile - spiega Verze - c'è sempre stato il problema dell'autoprescrizione, anche perché molti uomini vivono in modo ludico questi prodotti. A questo si è aggiunto un mercato illegale di contrabbando, come testimoniano i dati di molte polizie europee che spiegano come il traffico clandestino che prima era solo di sostanze stupefacenti o sigarette è stato in buona parte sostituito da quello dei farmaci per la disfunzione erettile".
"Chi li acquista - conclude Verze - lo fa per un risparmio economico e per by-passare l'acquisto in farmacia che crea un imbarazzo o addirittura un blocco psicologico per l'uomo. Ma acquistarli al mercato nero o online è un rischio molto forte".
Un numero ancor più significativo, secondo i dati dell'Euromonitor International, se si considera che in Europa, negli ultimi 5 anni, solo il Belpaese ha dato segnali di crescita su questo fronte, passando da 1,4 a 1,5 miliardi di dollari di fatturato: nulla a che vedere con i numeri assai più modesti del giro d'affari relativo al commercio degli integratori registrato in Francia (742 milioni di dollari), Inghilterra (727) e Spagna (206).