Tratto da il Corriere Salute.it

Ecco come si scopre l’intolleranza al lattosio. I disturbi tipici sono flatulenza, gonfiore, dolore addominale e irregolarità intestinale

C’è chi ci nasce intollerante al lattosio e chi lo diventa. L’intolleranza al lattosio infatti può essere primaria , e manifestarsi già nell’infanzia, o secondaria e transitoria , e insorgere in seguito, per esempio, a infezioni oppure a malattie infiammatorie croniche dell’intestino. Esiste poi una rara forma congenita, con gravi manifestazioni sin dalla prima assunzione di latte da parte del neonato, che persiste tutta la vita. «Il problema nasce dalla mancata o ridotta produzione di lattasi , enzima che scinde il lattosio (lo zucchero contenuto principalmente nel latte e nei suoi derivati), in galattosio e glucosio - spiega Edoardo Savarino, ricercatore al Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell’Università di Padova -. La peculiarità della lattasi è di essere un enzima inducibile, capace cioè di aumentare in rapporto alla stimolazione del suo substrato, cioè del lattosio. Quindi, se la dieta è povera di latte e latticini, può capitare che la lattasi prodotta non basti per le temporanee necessità. Ciò spiega perché, oltre all’intolleranza primaria, legata a fattori genetici, si possano sviluppare forme secondarie, in genere transitorie».
 

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