Tratto da corriere.it

Sono molti gli organi che soffrono. I bambini che abitano vicino agli aeroporti fanno più fatica a imparare. Dormire con un suono sgradito può provocare tachicardia

 

Il rumore è la dannata musica di sottofondo della società contemporanea. Oltre la metà degli europei vive in aree esposte a rumori superiori alla soglia pericolosa per la salute. Anche all’interno degli ospedali l’attività umana è più rumorosa di quanto fosse negli anni Sessanta. Uno studio ha dimostrato che perfino nelle Unità di cura intensiva, tra allarmi, telefoni e cercapersone che squillano, rumori di porte, attività dei sanitari, ci sono via vai e chiasso. Però l’organismo non si è abituato al rumore continuo, continuando a percepirlo come un inquinante che interferisce con attività quotidiane, stati emotivi e pensieri, e che può generare risposte negative, come senso di stanchezza e rabbia. Alla sua influenza sull’equilibrio psicofisico ha dedicato una revisione la rivista The Lancet, in un articolo scritto da Mathias Basner, della Unit for Experimental Psychiatry della Perelman School of Medicine dell’University of Pennsylvania, assieme a collaboratori otorinolaringoiatri ed esperti di salute pubblica e ambientale. L’esposizione acuta al rumore è associata a un’eccessiva stimolazione del sistema nervoso autonomo e del sistema endocrino.

Aumentano pressione arteriosa sistolica e diastolica («massima» e «minima»), accelera il battito cardiaco, vengono rilasciati in circolo gli ormoni dello stress, catecolamine e glucocorticoidi. L’esposizione cronica incrementa l rischio cardiovascolare, con aumento della viscosità del sangue, tendenza all’ipertensione, all’aterosclerosi, fino al possibile manifestarsi di eventi acuti quali infarti del miocardio e stroke. Ogni 10 decibel di incremento del rumore cronico si eleva il rischio cardiovascolare tra il 7 e il 17 per cento. Dice il professor Giovanni Mosconi, direttore della USC di medicina del lavoro dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: «Nel mondo del lavoro sono numerose le attività che espongono al rumore a livelli dannosi per la salute. L’edilizia, la metalmeccanica, l’agricoltura, il tessile, ma anche l’industria alimentare e il terziario, per la meccanizzazione dei processi produttivi. L’effetto più noto è la sordità da rumore, una delle malattie professionali più diffuse che colpisce ancora migliaia di lavoratori tutti gli anni in Italia. Molto è stato fatto per la prevenzione, sia con misure ambientali, come l’insonorizzazione, sia per la protezione personale, con l’adozione di tappi e cuffie.

Preoccupano però anche gli effetti extrauditivi del rumore, anche perché se ne stanno scoprendo i motivi che li sostengono. Oltre a effetti psicologici e sui comportamenti, uno su tutti, i disturbi del sonno, lo “stress” da esposizione a rumore comporta danni a diversi organi ed apparati: oltre all’apparato cardiovascolare, anche il sistema endocrino, l’apparato digerente, vestibolare, visivo, respiratorio, con effetti più o meno rilevanti in funzione dell’intensità e della tipologia e durata dell’esposizione». Poi ci sono gli effetti sulle performance cognitive dei bambini. «Più di 20 diversi studi hanno dimostrato che il rumore ambientale ha un effetto negativo sull’apprendimento dei ragazzi e sulle loro performance cognitive» sottolineano Mathias Basner e i suoi collaboratori. «I bambini che frequentano scuole afflitte da rumori cronici dovuti al traffico aereo, automobilistico o dei treni, hanno peggiori abilità di lettura, ridotta memoria e inferiori performance nei test standardizzati nazionali». Una ricerca realizzata su quasi 3 mila bambini che frequentavano scuole vicine ai grandi aeroporti internazionali inglesi, spagnoli e olandesi ha trovato una relazione lineare esposizione/effetto tra il rumore degli aerei rilevato a scuola e la capacità dei bambini di comprendere la lettura.

Un aumento di 5 decibel nel livello di rumore al quale erano esposte le scuole provocava un ritardo di 2 mesi nello sviluppo delle abilità di lettura nei bambini inglesi e di un mese in quelli olandesi. «Questa associazione suggerisce che non esiste in realtà una soglia per gli effetti e che qualsiasi riduzione nel livello di rumore a scuola dovrebbe migliorare le abilità cognitive dei bambini» concludono gli autori della ricerca. Il più deleterio effetto del rumore della società contemporanea è tuttavia forse sulla qualità del sonno. Dormire con un rumore di sottofondo può provocare tachicardia, continui movimenti nel letto, risvegli più o meno completi, tanto che l’organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato precise soglie di rumore per gli ambienti destinati al sonno. Particolarmente sensibili sono gli anziani, i bambini, i lavoratori turnisti, le persone che hanno già per loro conto difficoltà a dormire.