Tratto da http://salute24.ilsole24ore.com

Di cosa si tratta? Quali sono i suoi sintomi? E come si cura?

Ad esserne colpiti ogni anno sono ben 300 mila italiani, ma cos'è, esattamente, il fuoco di sant'Antonio? A causare questa infezione è un virus ben noto: quello della varicella. Il suo nome scientifico è Herpes zoster, e il modo migliore per combatterlo è il vaccino, già approvato dall'Agenzia Europea del Farmaco. Non tutti sanno, però, che esiste questo rimedio preventivo cui è possibile ricorrere per rafforzare il sistema immunitario anche quando si è già entrati in contatto con il virus.

Non tutti i casi di fuoco di sant'Antonio corrispondo infatti a nuove infezioni, anzi, la comparsa del rash cutaneo tipico di questo disturbo può essere causato dalla riattivazione del virus latente nell'organismo. Il problema può riguardare persone di tutte le età, anche se il rischio di averci a che fare aumenta dopo i 50 anni. Ecco 5 cose da sapere per affrontarlo nel modo migliore possibile.

 

1. Dopo aver infettato l'organismo, ad esempio durante un episodio di varicella, l'Herpes zoster rimane latente all'interno del tessuto nervoso per riattivarsi anche a diversi anni di distanza scatenando il fuoco di sant'Antonio. Le cause della riattivazione non sono note, ma si pensa che ad entrare in gioco possano essere indebolimenti del sistema immunitario (ad esempio causati dall'assunzione di alcuni farmaci) oppure lo stress.

 

2. Il sintomo tipico del fuoco di sant'Antonio è uno sfogo cutaneo doloroso. Inizialmente l'area interessata può semplicemente arrossarsi, oppure iniziare a fare male, pizzicare o bruciare; nell'arco di breve tempo compariranno però delle vesciche che sono da considerare contagiose solo nel momento in cui trasudano il liquido contenuto al loro interno e che finiranno per trasformarsi in croste.

 

3. In genere il rash cutaneo è localizzato da un solo lato del corpo. Spesso ad essere colpito è il tronco, ma non mancano nemmeno i casi in cui ad essere interessate sono altre aree del corpo, come il volto - in particolare l'area attorno all'occhio o sul naso.

 

4. In genere il fuoco di sant'Antonio non è pericoloso per la salute; tuttavia, non bisogna sottovalutare le sue possibili complicanze, in particolare la cosiddetta nevralgia post erpetica, un disturbo caratterizzato dalla persistenza del dolore nell'area interessata dal rash cutaneo. Inoltre un rash localizzato vicino agli occhi aumenta il rischio di gravi infezioni della retina pericolose per la vista. Non mancano, infine, i casi in cui il fuoco di sant'Antonio è associato a infezioni della pelle; sono invece più rare le situazioni che si complicano fino a dare encefaliti.

 

5. Il fuoco di sant'Antonio può essere trattato con terapie a base di farmaci antivirali che, però, non uccidono il virus, ma aiutano a risolvere più velocemente l'infezione bloccandone la replicazione. Nel frattempo il dolore può essere lenito con impacchi freddi sull'area interessata o utilizzando antidolorifici da assumere per via orale o da applicare localmente.

di s.s