L’onicofagia è l’abitudine di rosicchiarsi le unghie. Deriva da uno stato di ansietà alla quale il soggetto reagisce inconsapevolmente con un gesto ripetitivo e irrefrenabile di tipo...
L’onicofagia è l’abitudine di rosicchiarsi le unghie. Deriva da uno stato di ansietà alla quale il soggetto reagisce inconsapevolmente con un gesto ripetitivo e irrefrenabile di tipo autodistruttivo. È frequente nell’età compresa tra 6 e 18 anni, ma è provato che questo comportamento è diffuso anche nel 10 per cento circa degli studenti universitari.
"Pasti" distruttivi. A seconda del grado di ansietà, le unghie possono essere appena rosicchiate oppure danneggiate, con la pelle circostante. Nei casi più gravi può essere necessario ricostruire l’unghia. Nei bambini l’abitudine si scoraggia con l’uso di smalti di gusto sgradevole, altre volte si sfrutta il senso di vanità sottolineando l’inestetismo dell’unghia rosicchiata. È sbagliato reprimere il gesto sgridando il bambino. La tendenza a mangiarsi le unghie è segno di disagio, è perciò più corretto cercare di scoprire e rimuovere i motivi che causano l’ansietà.
"Pasti" distruttivi. A seconda del grado di ansietà, le unghie possono essere appena rosicchiate oppure danneggiate, con la pelle circostante. Nei casi più gravi può essere necessario ricostruire l’unghia. Nei bambini l’abitudine si scoraggia con l’uso di smalti di gusto sgradevole, altre volte si sfrutta il senso di vanità sottolineando l’inestetismo dell’unghia rosicchiata. È sbagliato reprimere il gesto sgridando il bambino. La tendenza a mangiarsi le unghie è segno di disagio, è perciò più corretto cercare di scoprire e rimuovere i motivi che causano l’ansietà.