Molte donne credono che l’intimo sintetico favorisca la candida. Vero o falso? Risponde la dottoressa Elena Zannoni, responsabile di Chirurgia Conservativa ed Endoscopia di Humanitas Fertility Center

 

 

Falso. Con l’aumento della temperatura e l’arrivo della bella stagione, è più facile che, nelle donne, compaia qualche fastidioso prurito intimo talvolta associato alla candida vaginale, cioè un’infezione dovuta a un fungo che vive normalmente nell’intestino e, quando raggiunge la vagina si manifesta con intenso prurito, irritazione, secrezioni vaginali spesso odorose e dense.

La scelta della biancheria intima sintetica però può favorire le infezioni vaginali come candida e prurito, solo in donne che presentino una particolare predisposizione o allergie a quei tessuti – spiega l’esperta. – In tutti gli altri casi invece l’intimo anche se sintetico non è un fattore che scatena la candida a meno che non si tratti di intimo particolarmente aderente alle parti intime che, inducendo una ridotta traspirazione dei tessuti, tende ad aumentare il surriscaldamento della zona genitale. Infatti, è la ridotta traspirazione causata dall’abitudine di vestire abiti aderenti una delle cause della proliferazione di germi i quali, in condizioni normali, vivono nella vagina senza essere patogeni e cioè senza procurare infezioni. Quando invece l’ambiente vaginale cambia, è più facile che si sviluppino fenomeni infiammatori come la candida. Pertanto, anche se l’intimo sintetico di per sè non è direttamente correlato allo sviluppo di candida, prediligere l’intimo di cotone o di fibre naturali, vestire abiti non aderenti, che favoriscono la traspirazione, e in assenza di particolari patologie, usare un detergente intimo a pH fisiologico (pH4) può aiutare a ridurre il rischio di candida e prurito intimo.”