Tratto da focus.it

Con il caldo di questi giorni dormire è quasi un miraggio e a qualcuno sarà capitato di dire "muoio di sonno". È davvero possibile? Ecco la risposta della scienza.

 

Molti studi evidenziano che la privazione di sonno porta a cambiamenti psicologici e fisiologici importanti. In un uomo non è mai stata osservata la morte per mancanza di sonno, ma è chiaro che le conseguenze psicologiche che ne derivano (dalla paranoia alla depressione, alla difficoltà di concentrazione) possono aumentare il rischio di incidenti e suicidio.

SCONVOLGIMENTO. Dal punto di vista fisico, il non dormire colpisce l’intero organismo, determinando: aumento della pressione sanguigna e del rischio di infarto; alterazioni ormonali e innalzamento dei livelli di cortisolo (ormone dello stress); incapacità di metabolizzare il glucosio creando nella persona “voglia di carboidrati” che la spinge a mangiare troppo preferendo cibi calorici e poco salutari (rischio di obesità, diabete, cancro e malattie cardiocircolatorie); abbassamento delle difese immunitarie e della temperatura corporea (ipotermia); e morte delle cellule cerebrali con conseguente perdita di memoria e inattività: effetti che - spinti alle estreme conseguenze - possono trasformare l’insonne in un vegetale vivente.